Regia Aeronautica Italiana

La Regia Aeronautica fu, assieme al Regio Esercito e alla Regia Marina, una delle tre forze armate del Regno d’Italia. Prima della nascita della Regia Aeronautica esisteva il Servizio Aeronautico (dal 1913 Corpo Aeronautico) che era un reparto destinato agli aeromobili dell’Esercito del Regno d’Italia. Istituito il 6 novembre 1884, venne fuso successivamente con l’aviazione della Regia Marina. Portava questo emblema distintivo applicato sulle derive degli aerei dal 29 aprile 1913 al 28 giugno 1915. Il Ministero della Guerra, nel 1884, su iniziativa del Tenente del Genio Alessandro Pecori Giraldi, autorizzava la costituzione di un Servizio Aeronautico presso il distaccamento di Roma della Brigata Mista del 3º Reggimento genio di Firenze ed il reparto si sarebbe occupato degli aerostati da ricognizione. Nel gennaio 1885 il Servizio Aeronautico fu denominato Sezione Aerostatica destinata, tra l’altro, all’uso dei due palloni frenati in dotazione: il Torricelli e l’Africo. Nel 1886 la sezione, pur rimanendo di fatto basata a Roma, passò alle dipendenze della 6ª Compagnia del 3º Reggimento del genio di Firenze, raggruppando personale e dotazioni di altri reparti militari. La regia Aeronautica, istituita con regio decreto nel 1923, i suoi uomini ebbero un ruolo di primo piano nella cosiddetta “età dell’oro” dell’aviazione, compiendo varie crociere aeree e gareggiando nella Coppa Schneider. La politica estera del regime fascista la vide impegnata nel 1935 e nel 1936 nella guerra d’Etiopia e, dal 1936 al 1939, nella guerra civile spagnola dove fu attiva l’Aviazione Legionaria. Successivamente, dal 1940 al 1943, prese parte alla seconda guerra mondiale nel corso della quale, in seguito all’armistizio di Cassibile reso noto l’8 settembre 1943, i suoi uomini si divisero tra l’Aeronautica Cobelligerante, fedele al Regno del Sud, e l’Aeronautica Nazionale Repubblicana, forza armata della Repubblica Sociale Italiana di Benito Mussolini. A partire dal 18 giugno 1946, in seguito alla nascita della Repubblica Italiana, ha modificato la denominazione in Aeronautica Militare.

Da: Il fuoco del primo conflitto – Italia

Coccarda Servizio Aeronautico

Da 130 a 150 velivoli

Velivoli, differenze

Il sistema di designazione Idflieg fu un metodo introdotto dal Inspektion der Fliegertruppen ovvero Ispettorato dell’Aviazione dell’esercito tedesco imperiale (letteralmente le truppe dell’aria), il Deutsches Heer, che era responsabile della gestione della sua divisione aerea. Il sistema era basato su un codice alfanumerico che abbinava una lettera maiuscola ad un numero romano separati da un punto, dove la prima parte identificava la tipologia del velivolo e la seconda il numero sequenziale del progetto sviluppato dall’azienda. A – monoplani. Classe generica che raggruppava le prime tipologie di modelli adattati all’impiego militare. B – biplani. Analogamente alla precedente, questa classe non identificava nessuna specifica tipologia di utilizzo se non la scelta tecnologica legata alla velatura adottata. C – biplani biposto armati (designazione introdotta nel 1915). Questa fu la prima nuova designazione ad essere introdotta dopo lo scoppio della guerra nonché la prima a rispondere ad una precisa specifica. CL – Classe C “leggera” (designazione introdotta all’inizio del 1917). D – velivoli monoposto armati, specificatamente concepiti per equipaggiare i nuovi jagdstaffeln equivalenti agli squadroni caccia (designazione introdotta nel 1916). Dr – velivoli monoposto armati con velatura triplana, da Dreidecker (designazione introdotta nel tardo 1917 ed abbandonata nel tardo 1918). E – monoplani armati, da Eindecker (designazione introdotta nel 1915 ed abbandonata nel tardo 1918). F – triplani monoposto armati (utilizzata per breve tempo nel 1917). G – bombardieri biplani armati bi o trimotori (da groß, “grande”) (designazione usata dal 1916). GL – bimotori veloci adatti al ruolo di bombardiere diurno o aereo da ricognizione a lungo raggio (designazione introdotta nel 1918). J – modello corazzato doppio ruolo destinato ad impieghi generali nel ruolo di aereo da attacco al suolo (designazione introdotta nel 1917). K – bombardieri biplani armati bi o trimotori (da Kampfflugzeug, “aereo da battaglia”). Designazione introdotta nel 1915 e rimpiazzata dalla “G” dall’inizio del 1916. N – monomotori biposto da bombardamento notturno (da Nacht, “notte”) (designazione introdotta nel 1918). R – bombardieri di grandi dimensioni con un impianto propulsivo multiplo che andava da tre a, in alcuni casi, fino a sei motori (da Riesenflugzeug, “aereo gigante”). S – seeflugzeuge “idrovolante”.

Da: Il fuoco del primo conflitto – Cielo

Velivoli, storia

Lo scoppio della prima guerra mondiale il 28 luglio 1914 seguì di pochi anni il primo volo con un aeroplano, effettuato dai fratelli Orville e Wilbur Wright a Kitty Hawk, in Carolina del Nord, il 17 dicembre 1903. L’impiego operativo dell’aereo come fattore preponderante di superiorità nei conflitti fu teorizzato dall’italiano Giulio Douhet, che in un suo scritto del 1909 sottolineò per la prima volta che il dominio bellico dell’aria sarebbe stato altrettanto importante di quello delle rotte marittime. Seguendo gli studi di Dohuet, nel 1911 gli italiani in Libia utilizzarono per primi la nuova arma come mezzo di ricognizione e di offesa durante la Guerra italo-turca. In particolare, il 23 ottobre il capitano Carlo Maria Piazza fu l’autore della prima ricognizione tattica, mentre il 1º novembre il sottotenente Giulio Gavotti eseguì da un velivolo il primo bombardamento a mano della storia a bassa quota, su un accampamento turco ad Ain Zara, lanciando tre bombe a mano. Lo scoppio della prima guerra mondiale fu senza dubbio un potente stimolo allo sviluppo militare del nuovo mezzo aereo, anche se inizialmente vi furono forti resistenze alla sua adozione. Persino figure di grande rilievo nel conflitto, come Ferdinand Foch, affermarono a tal proposito che “l’aviazione è un ottimo sport, ma è completamente inutile per i fini dell’esercito”. Il primo impiego tattico ebbe anche influenza sulla formazione dei primi equipaggi, molti dei quali appartenevano a quest’ultima specialità. Fra gli esempi più famosi, i futuri assi tedeschi Manfred von Richthofen (il Barone Rosso) e Werner Voss. Nonostante lo scetticismo iniziale, la nuova arma si rivelò estremamente utile e flessibile nell’assicurare un rapido e tempestivo riconoscimento del profilo del terreno, nonché della disposizione e dei movimenti delle truppe avversarie. La sua comparsa sul campo di battaglia consentì tra l’altro di determinare la disposizione delle trincee nell’ambito della guerra di posizione. Una volta riconosciuta la sua enorme utilità, l’aviazione militare conobbe un periodo di letterale esplosione in termini numerici e di miglioramenti tecnologici. Negli anni tra il 1913 ed il 1918 non meno di 136 tipi di aerei militari furono progettati, costruiti ed inviati nei teatri operativi. Basti pensare che la sola Francia, entrata in guerra con meno di 140 apparecchi, concluse il conflitto con circa 4.500 unità, avendone in totale prodotte circa 68.000 nell’intero periodo.

Da: Il fuoco del primo conflitto – Cielo

Zeppelin

Lo Zeppelin-Staaken R.VI era un bombardiere strategico biplano della Germania Imperiale prodotto durante la prima guerra mondiale e il solo tra quelli denominati Riesenflugzeug (aeroplani giganti) prodotto in una certa quantità. Il R.VI era il più numeroso tra i bombardieri di tipo R prodotti in Germania, ed il primo aereo militare con cabina di pilotaggio chiusa. Il bombardiere fu il più grande aereo in legno fino all’avvento del…

Da: Il fuoco del primo conflitto – Cielo

AEREO DA BOMBARDIERE

Impero Tedesco – Luftstreitkräfte

Vought

Il Lewis & Vought VE-7 Bluebird era un aereo da addestramento biposto sviluppato nel 1918 dall’azienda statunitense Lewis & Vought per l’U.S. Army Air Service. Il primo progetto elaborato nell’inverno 1917 dall’ufficio tecnico della società, in risposta al requisito militare, fu un addestratore biposto in tandem, designato VE-7. Il propulsore prescelto per equipaggiare il velivolo fu il motore…

Da: Il fuoco del primo conflitto – Cielo

AEREO DA CACCIA

Stati Uniti – U.s.Army Air Service

Voisin

Il Voisin III era un aereo da ricognizione, attacco al suolo biplano in configurazione spingente, lento ma sicuro data la sua struttura metallica, il carrello triciclo ed i freni alle ruote. Era usato principalmente dall’Armée de l’air e dalla Russia. Altri utilizzatori furono il Corpo Aeronautico italiano ed il Royal Flying Corps, oltre alla componente aerea dell’armata belga e la For ele Aeriene Regale ț României. Vista la robustezza della sua struttura metallica nel 1918 viene utilizzato anche in missioni speciali per trasportare agenti informatori e sabotatori oltre la prima linea nemica…

Da: Il fuoco del primo conflitto – Cielo e Italia

AEREO DA RICOGNIZIONE

Italia – Regio Esercito Italiano

Francia – Aviation militaire

Regno Unito – Royal Naval Air

Belgio – Compagnie des ouvries et aérostiers

Impero Russo – Imperatorskij voenno-vozdušnyj flot

Vickers VIMY

Il Vickers Vimy era un bombardiere pesante biplano prodotto dall’azienda britannica Vickers Limited nel secondo decennio del XX secolo ed impiegato sia come aereo militare dalla Royal Air Force, sia, nella sua versione civile, come aereo di linea da governi e compagnie aeree in Cina, Francia, Spagna e Regno Unito. Il Vimy è noto anche per essere stato il primo velivolo che abbia effettuato un volo transatlantico senza scalo, nel giugno 1919, ai comandi dei piloti britannici John Alcock e Artur Whitten- Brown…

Da: Il fuoco del primo conflitto – Cielo

AEREO DA BOMBARDIERE

Regno Unito – Royal Naval Air

Vickers FB

Il Vickers F.B.5 era un biplano da caccia britannico impiegato nelle fasi iniziali del primo conflitto mondiale. Famoso per essere stato il primo aereo britannico concepito per il combattimento aereo ad entrare in servizio operativo. La sigla F.B. significa appunto Fighter Biplane, caccia biplano in lingua inglese. L’aereo venne soprannominato (seppur in modo non ufficiale) Gunbus, termine che si può tradurre letteralmente come “bus con l’artiglieria”; in gergo il termine “bus” può tuttavia indicare…

Da: Il fuoco del primo conflitto – Cielo

AEREO DA CACCIA

Francia – Aviation militaire

Regno Unito – Royal Naval Air

Ufag C

L’Ufag C.I era un monomotore biplano da ricognizione sviluppato dall’azienda austro-ungarica Ungarische Flugzeugfabrik AG (Ufag) alla fine degli anni dieci del XX secolo e prodotto, oltre che dalla stessa, anche su licenza dalla Phönix. Entrato in produzione nel 1918 riuscì ad essere utilizzato dalla K.u.k. Luftfahrtruppen, l’aeronautica militare austro-ungarica, solamente nelle fasi finali della prima guerra mondiale. L’Ufag, che dal 1915 produceva velivoli da combattimento su licenza della tedesca imperiale…

Da: Il fuoco del primo conflitto – Cielo

AEREO DA RICOGNIZIONE

Austria Ungheria – K.u.k. Luftfahrtruppen

Spad S

Lo SPAD S.VII fu un aereo da caccia monoposto biplano sviluppato dall’azienda aeronautica francese Sociéte Pour l’Aviation et ses Dérivés, o più brevemente SPAD, negli anni dieci del XX secolo. Utilizzato durante la prima guerra mondiale, era un velivolo famoso per essere difficile da pilotare e potente, con ottime caratteristiche di salita e di picchiata. Come piattaforma di tiro era stabile e con questo aereo volarono diversi assi dell’Intesa tra i quali Francesco Baracca e il francese Georges Guynemer…

Da: Il fuoco del primo conflitto – Cielo e Italia

AEREO DA VARIE TIPOLOGIE

Italia – Regio Esercito Italiano

Francia – Aviation militaire

Regno Unito – Royal Naval Air

Belgio – Compagnie des ouvries et aérostiers

Giappone – Dai-Nippon Teikoku Kaigun Kōkū Hombu

Impero Russo – Imperatorskij voenno-vozdušnyj flot

Impero Ottomano – Havacılık Komisyonu

Stati Uniti – U.s.Army Air Service

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