Bombe e granate, storia

All’inizio del Primo Conflitto Mondiale anche in fatto di granate e ordigni esplosivi da lancio la Germania si rivelò più avanzata delle altre potenze internazionali, nel 1914 poteva già disporre di circa 70.000 pezzi affiancati da 106.000 appositamente realizzati per essere innestati e lanciati con il fucile. Contrariamente a quanto si pensa ai giorni nostri, l’arma impiegata maggiormente per gli assalti alle trincee era proprio la granata o la bomba a mano, e non la baionetta o il fucile. Questi ultimi servivano quasi esclusivamente a proteggere i “granatieri”, almeno nelle prime fasi dell’attacco. In seguito all’introduzione dei suddetti ordigni da lancio, vennero subito costituite pattuglie di “granatieri” e gruppi di truppe addestrate proprio al lancio di ordigni esplosivi, che costituirono un’importante e insostituibile parte dell’esercito di ciascuna nazione partecipante al conflitto. Dopo circa un anno di guerra, la produzione di granate inglesi toccò le 250.000 unità confezionate settimanalmente! Fino ad allora i “Tommies” inglesi cercano di far fronte alla limitata produzione improvvisando granate artigianali, realizzate impiegando le lattine di marmellata di prugne e della terribile carne “Maconochie” che faceva parte delle razioni di cibo standard. Tale espediente continuò tuttavia fino al termine del 1916 su tutti i fronti internazionali ove le truppe inglesi si trovarono a combattere, evidentemente la produzione industriale di granate avrebbe dovuto continuare a crescere in modo esponenziale. Qualsiasi granata, sia da lancio a mano o con il fucile, poteva esplodere in due modi differenti: in seguito all’impatto (percussione) o con una miccia temporizzata. I soldati preferivano quest’ultimo tipo, soprattutto per evitare il terribile rischio di detonazione involontaria in seguito a qualsiasi tipo di impatto. Dopo i primi tentativi con una rudimentale miccia (da accendere proprio come quella di un normale candelotto di dinamite), si preferì dotare le granate di una spoletta. Altri due tipi di granate potevano essere innescati staccandone l’impugnatura o sfregandole contro una superficie ruvida, proprio come un cerino. Ma mentre le granate da lancio con il fucile vennero quasi subito abbandonate dall’esercito tedesco, i francesi e i britannici riuscirono a svilupparne una versione finalmente affidabile e capace di una gittata di ben 400 metri. Le “Cup Grenades” furono riscoperte dalla Germania Guglielmina.

Da: Il fuoco del primo conflitto – Terra

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