Artiglieria, differenze storia

La prima guerra mondiale evidenziò, nel suo corso, la predominanza dell’artiglieria sulle altre armi degli eserciti. La
particolarità della guerra di posizione portò allo sviluppo e all’impiego in massa di bombarde e lanciabombe, che, grazie alla traiettoria curva di lancio dei proietti, erano in grado di effettuare il tiro indiretto, colpendo l’obiettivo dall’alto. Mentre nelle guerre precedenti, in particolare la guerra franco-prussiana del 1870, l’artiglieria campale era rimasta padrona del campo relegando i grandi calibri all’assedio di postazioni fortificate, nella prima guerra mondiale, la necessità del tiro indiretto e la staticità della linea del fronte permisero l’utilizzo in battaglia di numerose bocche da fuoco di grande calibro tra cannoni, obici e mortai.

Da: Il fuoco del primo conflitto – Terra

Artiglieria, differenze proiettile

Il cartoccio è il contenitore della polvere della carica di lancio. Quando la carica di lancio è contenuta in un bossolo, di ottone, acciaio, rame o alluminio, al quale è fissato in maniera permanente al proiettile, si parla di cartoccio proietto. Lo shrapnel è un tipo di proiettile per artiglieria, derivante il suo nome dall’inventore, il tenente britannico Henry Shrapnel, che lo mise a punto nel 1784, è cavo e riempito di sfere di piombo o, in economia di guerra, di acciaio, e munito di una carica di scoppio collegata ad una spoletta a tempo. Il proiettile HE era ad alto potere esplosivo.

Da: Il fuoco del primo conflitto – Terra

Artiglieria, differenze

Caratteristica distintiva dell’obice rispetto al cannone è la capacità di effettuare tiri sia con il primo arco che con il secondo, allorché il cannone è progettato per tirare solo lungo il primo arco. Invece il mortaio di norma spara solo nel secondo arco. In conseguenza di un utilizzo prevalente con il secondo arco, e quindi con velocità alla bocca minori, gli obici morfologicamente hanno una lunghezza relativa della canna (lunghezza assoluta/calibro) inferiore rispetto ai cannoni. Una bomba è un’arma studiata per esplodere e creare più danni e vittime possibili in modo più o meno mirato con la forza distruttiva della deflagrazione. La granata è un proiettile o un tipo di bomba che contiene esplosivo o altre materie studiate per colpire ed eliminare un bersaglio.

Da: Il fuoco del primo conflitto – Terra

Artiglieria, storia

L’artiglieria è l’insieme delle armi da fuoco e delle bocche di fuoco progettate originariamente per gli assedi e per l’armamento navale. Il termine deriverebbe dal latino ars tollendi o ars telorum, cioè l’arte di lanciare dardi. Nei documenti in latino medioevale si trovano le parole arteleria, artelera ed altre voci della stessa forma; tuttavia gli storici continuerebbero ad usare il termine artiglieria anche per indicare le armi da lancio precedenti l’introduzione della polvere da sparo (baliste, catapulte, briccole e simili). L’artiglieria si divide in ‘leggera’, ‘media’ e ‘pesante’ in base al calibro e trasporto dell’arma da fuoco. Sono armi generalmente poco manovrabili, escludendo la leggera, ma molto potenti e vennero ampiamente utilizzate sia nelle battaglie terrestri contro la fanteria pesante sia negli assedi contro mura e fortificazioni. Esse sono caratterizzate da una bocca da fuoco montata su affusto, in grado di sparare proiettili anche di grandi dimensioni a notevoli distanze, impiegando una carica esplosiva come elemento generante la propulsione. Oltre alla divisione per ‘peso’ esistono altre forme di suddivisione dell’artiglieria, artiglieria terrestre da terra contro obiettivi terrestri, artiglieria navale da bordo di natanti contro obiettivi navali o terrestri, artiglieria costiera da terra contro obiettivi navali, artiglieria contraerea da terra o da natanti contro obiettivi aerei e l’artiglieria controcarri da terra anticarro. L’artiglieria terrestre è l’insieme delle armi di artiglieria progettate per l’utilizzo a terra. Una artiglieria navale è montata su una nave da guerra. Originariamente utilizzata solo per la guerra navale, in seguito fu usata anche per il bombardamento a terra e per uso antiaereo. L’artiglieria costiera o artiglieria da costa comprende le artiglierie utilizzate per difendere un tratto di costa dagli attacchi provenienti da flotte nemiche. Attualmente l’artiglieria costiera non ha più nessun ruolo. L’artiglieria contraerea si è sviluppata nelle forze armate mondiali a partire dalla prima guerra mondiale, raggiungendo la sua maturità nel corso della seconda guerra mondiale e negli anni immediatamente successivi. L’artiglieria controcarri, intesa come uso dei cannoni nel ruolo anticarro, si è sviluppata insieme ai carri armati per tutta la seconda guerra mondiale. Successivamente ha perso progressivamente di importanza a favore delle armi (individuali o di reparto) controcarro.

Da: Il fuoco del primo conflitto – Terra

Type 41

Il cannone da montagna da 75 mm Type 41 (in giapponese 四一式山砲, Yon’ichishiki Sanpō), poi denominato Rentaihō ( 連隊砲, in italiano cannone reggimentale) era un cannone da montagna e il cannone da cavalleria da 75 mm Type 41 (in giapponese 四一式騎砲) che era un cannone campale per artiglieria a cavallo utilizzato dalle brigate di…

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Type 38

Il Type 38 è stato un cannone da campagna prodotto su licenza dall’Impero giapponese, che l’utilizzò a partire dal 1905. Modificato dopo la prima guerra mondiale per aumentarne la gittata, il Type 38 servì bene durante l’espansione nipponica a cavallo tra gli anni venti e i trenta. Allo scoppio della seconda guerra mondiale era il più numeroso cannone divisionale…

Da: Il fuoco del primo conflitto – Terra

Type 31

Il cannone campale da 75 mm Type 31 (in giapponese 三十一年式野砲, Sanjūichinen-shiki yahō) e il cannone da montagna da 75 mm Type 31 (三十一年式速山砲, Sanjūichinen-shiki Sokusanhō) furono i principali cannoni schierati dall’Esercito imperiale giapponese durante la guerra russo-giapponese del 1904-1905 e rimasto in servizio fino alla fine della seconda guerra mondiale. Il nome era dovuto…

Da: Il fuoco del primo conflitto – Terra

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St. Chamond Mle 1915

Il St. Chamond 75 mm TR Modèle 1915 fu un pezzo d’artiglieria da campagna francese in calibro 75 mm, utilizzato durante la prima guerra mondiale, realizzato dalla Compagnie des forges et aciéries de la marine et d’Homécourt (FAMH) di Saint- Chamond. Il cannone, impiegato dalle divisioni di cavalleria, venne progressivamente rimpiazzato dal 75 mm Mle. 1897. Il cannone da 75 mm TR Saint-Chamond fu sviluppato per…

Da: Il fuoco del primo conflitto – Terra e Italia

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Škoda Vz. 1915

L’obice da montagna Škoda 7,5 cm Vz. 1915 o 7,5 cm Gebirgskanone M. 15, fu un pezzo di artiglieria della prima guerra mondiale utilizzato dall’Impero austroungarico. Successivamente alla guerra un certo numero di questi pezzi fu acquisito dall’Italia come preda bellica ed utilizzato con la denominazione obice 75/13 Mod. 1915 nella seconda guerra mondiale e nel dopoguerra come…

Da: Il fuoco del primo conflitto – Terra e Italia

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Schnellfeuerkanone L/25

Il 5,7 cm Schnellfeuerkanone L/25 era un cannone sviluppato da Hermann Gruson per le sue torrette corazzate per opere fortificate. Adottato da diversi paesi europei, venne adattato anche all’uso come cannone campale. Per le sue torrette retrattili e per le torrette mobili Fahrpanzer in particolare, la H. Gruson Eisengiesserei & Maschinenfabrik Buckau-Magdeburg realizzò un cannone a tiro rapido da…

Da: Il fuoco del primo conflitto – Terra e Italia

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