Ardito. Delfino Borrini

IL PROTAGONISTA DEL LIBRO

Borrini Delfino Antonio (Rho – 26 luglio 1894) Pochi pregi e molte cicatrici caratterizzano chi può vantare la ‘VE’ degli arditi e Delfino ne è un degno appartenente. Poco socievole e altrettanto poco incline agli ordini è però l’elemento essenziale in azione, esperto di armi ed esplosivi è l’uomo da avere affianco quando le situazioni si complicano.

Promozioni e ruolino:

1914 – 4° Divisione di Cavalleria Piemonte, 149° reggimento fanteria, genio minatori, arditi.

05/04/1915 – Trasferimento alla 7° Divisione di Artiglieria Valtellina, 66° reggimento fanteria, servizi divisionali.

30/04/1915 – Trasferimento alla 2° Divisione, Brigata Como, 23° reggimento fanteria, servizi divisionali.

05/08/1915 – 2° Divisione, Brigata Como, 23° reggimento fanteria, servizi divisionali.

31/12/1918 – Congedato dalla 2° Divisione, Brigata Como, 23° reggimento fanteria, servizi divisionali.

1919 – Volontario fiumano, Flotta del Quarnaro.

1920 – Reintegrato nella 4° Divisione di Cavalleria Piemonte, 149° reggimento fanteria, genio minatori, arditi.

Medagliere:

1914

consegnato nel 1916

Distintivo ‘militare ardito’ VE – compagnia volontari esploratori

1918

Medaglia commemorativa guerra del ’15/’18

1920

Medaglia commemorativa spedizione fiumana

L’ISPIRATORE DEL PERSONAGGIO

Delfino Borroni

Borroni Delfino

Classe 1898, è mancato 3 mesi dopo aver compiuto 110 anni il 26 ottobre 2008.

Reduce pavese caporale bersagliere ciclista che “durante il tempo passato sotto le armi ha tenuto buona condotta ed ha servito con fedeltà ed onore“.

Nato il 23 agosto del 1898 in provincia di Pavia, ex meccanico, venne trasferito dal 6° reg. Bersaglieri al 14° reg. Bersaglieri nel 1917, nel ’18 venne rimandato al 6° e nel 1919 all’11° reg. Bersaglieri.

Congedato in fine, il 16 ottobre 1920, ha partecipato alle campagne italo-austriache del ’17 e del ’18.

fonte: facebook

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