Havacılık Komisyonu

L’Aeronautica militare ottomana (in turco Osmanlı tayyare bölükleri) fu l’aeronautica militare dell’Impero ottomano, sia della sua componente terrestre, sia di quella navale. La storia dell’Aeronautica militare ottomana data dal giugno del 1909 o dal mese di luglio 1911. Ad essa ci si riferisce talvolta come Forza Aerea Ottomana. L’Aeronautica militare ottomana raggiunse la sua acme nel dicembre del 1916, quando gli Squadroni dell’Aeronautica ottomana potevano schierare 90 velivoli. A questi 90 velivoli ne furono aggiunti altri 260, trasferiti dalla Germania ai turchi, a cui vanno sommati altri 200 velivoli, che furono però affidati ad unità germaniche presenti sul territorio turco. Gli Squadroni aerei furono riorganizzati nell’Ispettorato generale delle forze aeree (Kuva-yı Havaiye Müfettiş-i Umumiliği) il 29 luglio del 1918. Con la firma dell’Armistizio di Mudros il 30 ottobre 1918, l’Aeronautica militare ottomana concluse la sua esistenza. Al tempo dell’Armistizio, l’Aeronautica militare ottomana contava circa 100 piloti; 17 squadriglie di aeroplani basati a terra, di 4 velivoli ciascuna e 3 squadriglie di idrovolanti di 4 velivoli ciascuna, per un totale di 80 aeroplani.

Coccarda
Distintivo di coda

80 velivoli, poi diventati 250 con l’aiuto della Germania e dell’Austriaungheria nel 2016

Prima guerra mondiale

Gli squadroni ottomani cominciarono il primo conflitto mondiale sotto il diretto controllo dell’Ufficio del Comando Supremo Militare (Başkomutanlık Vekâleti). A causa del costo dei velivoli, si trattava di piccole unità e tali sarebbe rimaste per tutta la durata della guerra, senza diventare un Corpo armato separato, come accadde invece in altre realtà statali durante il medesimo conflitto. Al contrario l’Aeronautica militare ottomana fu parcellizzata in piccoli distaccamenti all’interno di altre Armi o Corpi militari, responsabili del l’impiego tattico degli aeroplani. Nel frattempo, la Osmanlı Donanması (Marina Militare ottomana) istituì l’Accademia di Aviazione della Marina (Bahriye Tayyare Mektebi) a Yeşilköy, nel giugno del 1914. Dalla fine del 1915 il Governo ottomano istituì due uffici di collegamento: il 13° che faceva parte dello Stato Maggiore ottomano e il 9° che faceva parte del Ministero della Guerra ottomano. Nel 1916 la forza aerea era cresciuta fino ad annoverare 81 piloti e osservatori e circa 90 aeroplani. Infine la Germania decise di trasferire 460 velivoli nell’Impero ottomano: 260 andarono alle unità ottomane e il resto rimase affidato a personale tedesco in unità germaniche. Il personale tedesco ammontò a circa 400 unità che servirono nelle forze armate ottomane. Alla fine della guerra l’aviazione ottomana era diventata un insieme assai composito di 200 aerei, forniti e acquistati dall’Impero tedesco, Francia ed Impero russo, e catturati al Regno Unito. Anche i modelli erano quanto di più eterogeneo: sette tipi di Albatros; quattro tipi di Fokker; tre tipi di bombardieri Gotha; due tipi di Rumpler e di Caudron; più LVG B-Typ, Halberstadt, Pfalz-Flugzeugwerke, Voisin, e altri. Furono fatti tentativi per riorganizzare più razionalmente gli Squadroni di volo ottomani, ma tutto finì nel 1918 con la fine del conflitto mondiale e l’occupazione di Istanbul il 3 novembre 1918.

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