Regio Esercito Italiano

Il Regio Esercito fu l’esercito del Regno d’Italia dal 4 maggio 1861 al 18 giugno 1946. Nato dall’Armata Sarda dopo la proclamazione del Regno d’Italia, è stato impiegato in tutte le vicende belliche del Regno, inclusa la terza guerra d’indipendenza, il colonialismo e soprattutto la prima e la seconda guerra mondiale. Dopo la nascita della Repubblica Italiana cambiò la propria denominazione in Esercito Italiano. L’Esercito del Regno di Sardegna, dopo la spedizione dei Mille, incorporò l’Esercito delle Due Sicilie e l’Esercito meridionale garibaldino tra le sue file e subito dopo la nascita del Regno d’Italia assunse il nome di Regio Esercito Italiano, ai sensi del decreto Fanti – dal nome del Ministro della Guerra Manfredo Fanti – emanato in data 4 maggio 1861. Nell’agosto dello stesso anno, per contrastare il brigantaggio postunitario italiano, venne creato un apposito corpo, la Guardia nazionale Italiana basata su quella francese. Ai 20 reggimenti di fanteria sardi esistenti se ne aggiunsero 46, ai 9 di cavalleria altri 10, e 26 battaglioni ai 10 di bersaglieri. La lotta al brigantaggio postunitario italiano e la terza guerra di indipendenza italiana (che causò 1886 perdite) furono i primi impegni del nuovo Esercito, costituito prima dell’incorporazione degli eserciti degli altri stati preunitari su 5 Corpi d’armata, ognuno dei quali articolato su 3 divisioni di fanteria, ognuna delle quali era una unità poliarma con fanteria, cavalleria ed artiglieria; i 320000 soldati ed 11000 ufficiali erano quindi raggruppati in 18 divisioni. Questa bandiera, la stessa in vigore nel Regno di Sardegna dal 1848 al 1861, divenne la bandiera del Regno d’Italia a partire dal 14 marzo 1861, sebbene una legge che ne definisse la forma ufficiale sia arrivata solo nel 1923. Con essa si sancì che la Bandiera Nazionale era quella con lo stemma della Casa Savoia, mentre la Bandiera di Stato aveva lo stemma sormontato dalla Corona. Quest’ultima si utilizzava per residenze dei sovrani, sedi parlamentari, pubblici uffici e rappresentanze diplomatiche. La bandiera compariva anche nello Stemma del Regno d’Italia.

Da: Il fuoco del primo conflitto – Italia

Bandiera di guerra

5.615.000 uomini mobilitati

uomini mobilitati 5.615.000

morti 651.010

feriti 953.886

perdite totali 1.604.896 (29%)

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