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Alfred Bigland è una persona qualunque.

Alfred nacque il 15 marzo 1855 nel Regno Unito, fu istruito alla scuola quaker di Sidcot, ma essendo un sostenitore della prima guerra mondiale, filosofia contraria a quella dei Quakers, si dimise dalla sua comunità nel 1914, quando l’Inghilterra dichiarò guerra all’impero asburgico.
I Quakers, o quaccheri in italiano, sono persone che appartengono alla Religious Society of Friends, un insieme di denominazioni cristiane storicamente protestanti, i membri si chiamano l’un l’altro come Friends, fratelli, come nel passo della Bibbia di Giovanni 15:14, ma venivano anche chiamati Quackers (terremotati) perché il fondatore del movimento, George Fox, disse ad un giudice di “tremare” “davanti all’autorità di Dio”.
Alfred Bigland fu un deputato eletto al Parlamento inglese tra le file dei conservatori ed unionisti alle elezioni generali del dicembre 1910, nella circoscrizione di Birkenhead e rieletto nel 1918 nella nuova circoscrizione di East Birkenhead, rimanendo in carica fino alla sconfitta delle elezioni generali del 1922 da parte di un liberale.
Durante la prima guerra mondiale, fu responsabile dell’acquisto di quantità ingenti di glicerina, elemento utilizzato per la fabbricazione della cordite, un tipo di polvere da sparo a basso potere dirompente a base di nitroglicerina, nitrocellulosa e oli minerali, usato essenzialmente per le cariche di lancio nelle armi da fuoco, da quelle portatili alle artiglierie navali.
Ma fece anche altro, Bigland convinse anche il War Office ad abbassare l’altezza minima per le reclute inglesi, l’esercito necessitava di uomini e così facendo consentì la formazione di nuovi soldati, ma non lo fece solo per quello, questi uomini erano tutti di bassa statura, soprannominati successivamente “battaglioni Bantam”.
Un bantam, nell’uso dell’esercito britannico, era un soldato di altezza inferiore alla minima regolamentare di 5 piedi e 3 pollici (160 cm), durante la prima guerra mondiale l’esercito britannico creò battaglioni in cui il requisito minimo di altezza normale per le reclute fu ridotto a meno di 5 piedi (150 cm), ciò consentì l’arruolamento di giovani uomini bassi ma assolutamente virgulti.
Le unità Bantam si arruolavano da aree industriali e minerarie dove la bassa statura non era un segno di debolezza, il nome derivava dalla città di Bantam in Indonesia, da cui si dice abbia avuto origine una razza di piccoli polli domestici, nota per essere combattente e grintosa.
Bantamweight è anche una categoria di peso nel pugilato che ha avuto origine negli anni ’80 del XIX secolo e che ha prodotto anche molti pugili degni di nota, quello che oggi in Italia chiamiamo ancora pesi gallo.
I primi “battaglioni bantam” furono reclutati a Birkenhead, nel Cheshire, dopo che Alfred Bigland venne a conoscenza di un gruppo di minatori che, respinti da ogni ufficio di reclutamento, si erano diretti in città.
A dir la verità ci sono due storie su come Bigland ebbe l’idea per i Bantams, una è che quattro minatori camminarono da Durham a Birkenhead per arruolarsi nel Cheshire Regiment e furono respinti perché non soddisfacevano i requisiti minimi di altezza, nonostante fossero pienamente sani per prestare il servizio militare.
L’altra, la storia registrata nelle memorie di Bigland, The Call of Empire, riguarda un uomo che aveva cercato di arruolarsi in cinque diversi uffici di reclutamento, ma ogni volta gli fu rifiutato perché era alto cinque piedi e due pollici anziché l’altezza regolamentare dell’esercito di cinque piedi e tre pollici.
Questo giovane si offrì di combattere con chiunque nella stanza per dimostrare la sua abilità e questo spinse Bigland a considerare che c’era un’intera scorta di uomini fisicamente in forma di cui c’era bisogno in una guerra di tale portata senza precedenti.
Per la cronaca, ci vollero sei soldati per far uscire con la forza quel giovane che sfidò chiunque nella stanza, ricordate l’episodio del nostro podcast sui “dimonios” e la creazione della brigata Sassari?
Bigland chiese il permesso a Lord Kitchener di formare un battaglione composto da uomini alti tra 4 piedi e 10 pollici (147 cm) e 5 piedi e 3 pollici (160 cm), ma la dimensione del torace era di un pollice (2,5 cm) in più rispetto allo standard dell’esercito, fu così dato loro il nome di “bantam”.
Alcuni “soldati bantam” non arrivavano nemmeno ai 140 centimetri e l’unico vero problema che sorgeva era legato all’armamento, i fucili Lee-Enfield di serie erano lunghi 126 cm, la sua baionetta 42 cm compresa di impugnatura il che faceva sì che si vedevano soldati di 140 cm trasportare fucili più alti di loro.
I candidati bantam erano uomini abituati al duro lavoro fisico, e Bigland era così indignato per quello che vedeva come l’inutile rifiuto di uomini sani e pieni di spirito che chiese al War Office il permesso di istituire un’unità di combattimento sottodimensionata.
Quando il permesso fu concesso, la notizia si diffuse in tutto il paese e gli uomini a cui era stata precedentemente negata la possibilità di combattere si diressero a Birkenhead, 3.000 reclute furono accettate per il servizio in due nuovi battaglioni nel novembre 1914.
Gli uomini divennero eroi locali e il giornale locale, The Birkenhead News , onorò gli uomini del 1° e 2° Battaglione Birkenhead dei Cheshires con distintivi smaltati: “BBB” – “Bigland’s Birkenhead Bantams”.
Presto rinominati 15° e 16° Battaglione del Reggimento Cheshire, intrapresero un addestramento estenuante e prestarono servizio in alcune delle battaglie più dure della guerra, come, per esempio, la Battaglia di Arras nel 1917.
Dall’ottobre del 1916, le compagnie di scavo dei Royal Engineers iniziarono a costruire gallerie sotterranee per le truppe, la regione di Arras è gessosa e quindi facilmente scavabile; sotto la stessa Arras vi era una rete, detta boves, di caverne, gallerie e condotti fognari.
I genieri concepirono un piano per aggiungere nuovi tunnel a questa rete, affinché le truppe potessero arrivare alla zona della battaglia di nascosto e al sicuro, la portata di questo progetto fu enorme: in un solo settore quattro compagnie di scavo (di cinquecento uomini ciascuna) lavorarono ininterrottamente per due mesi su turni di diciotto ore.
Alla fine, vennero costruiti 20 chilometri di gallerie, classificate come subway (solo per uomini a piedi), tramway (con rotaie per vagoni spinti a mano, per trasportare munizioni al fronte e portare indietro feriti e cadaveri); e railway (con un sistema di ferrovia leggera).
Poco prima dell’assalto, il sistema di gallerie aveva raggiunto dimensioni tali da poter contenere 24.000 uomini, con illuminazione elettrica prodotta da piccole centrali dedicate, nonché cucine, latrine e un centro medico con sala operatoria pienamente equipaggiata.
Il grosso del lavoro fu compiuto dai neozelandesi, inclusi Maori e abitanti delle isole del Pacifico del battaglione pionieri neozelandesi, e dai Bantam dei borghi minerari dell’Inghilterra del nord.
Furono costruiti anche tunnel d’assalto, che giungevano a pochi metri dalle linee tedesche, pronti per essere aperti tramite esplosivi il primo giorno dell’attacco e in aggiunta a questo, sotto le linee del fronte, furono poste mine convenzionali anch’esse destinate a brillare all’inizio dell’azione.
Molte di queste non furono poi attivate per timore di compromettere la rete di tunnel, ma nel frattempo anche gli zappatori tedeschi stavano conducendo le proprie operazioni sotterranee, tramite lo scavo di gallerie di contromina, dei soli neozelandesi 41 persone morirono e 151 furono ferite come risultato delle contromisure tedesche.
Quando la battaglia si concluse ufficialmente, il 16 maggio, le truppe dell’Impero britannico avevano compiuto avanzate significative, ma non erano riuscite in alcun punto a ottenere successi decisivi.
L’uso, specialmente nella prima fase, di tattiche sperimentali come il fuoco di sbarramento, la spoletta a percussione e il fuoco di controbatteria, dimostrò che assalti ben studiati potevano aver successo anche contro posizioni pesantemente fortificate ma il settore, tuttavia, tornò poi alla situazione di stallo che caratterizzò gran parte della guerra sul fronte occidentale.
Altri battaglioni bantam includevano il 14° Battaglione del Reggimento Gloucestershire e il 23° Battaglione del Reggimento Manchester reclutati nel 1915 e inviati in Francia nel 1916.
Il 143° Battaglione Bantams, era un’unità della Canadian Expeditionary Force durante la prima guerra mondiale con sede a Victoria, nella Columbia Britannica , l’unità iniziò a reclutare nel 1916 in tutto il Canada occidentale.
Quando furono completamente formati, tuttavia, solo circa la metà degli uomini era al di sotto di quell’altezza standard poiché non riuscivano a trovare abbastanza uomini bassi da arruolare, il battaglione aveva le sue caserme al Beacon Hill Park e si addestrò nei mesi da luglio a ottobre 1916 al Sidney Camp.
Dopo essere salpato per l’Inghilterra nel febbraio 1917, il battaglione fu assorbito nel 1° e 24° Battaglione di Riserva e nelle truppe ferroviarie canadesi nel marzo 1917, il loro ufficiale al comando era il tenente colonnello AB Powley.
Alla fine l’intera 35a Divisione e la maggior parte della 40a Divisione furono formate da uomini “Bantam”, che furono però virtualmente annientati rispettivamente durante le Battaglie della Somme e di Cambrai.
Le pesanti perdite, i trasferimenti alle compagnie specializzate nello scavo di tunnel essendo i bantam ex minatori, i collocamenti ai reggimenti di carri armati dell’esercito che chiedevano uomini di bassa statura che si muovevano più facilmente all’interno del poco spazio disponibile dei mezzi blindati, l’introduzione della leva obbligatoria e le sostituzioni con uomini più alti, fecero sì che le unità Bantam diventassero indistinguibili dalle altre divisioni britanniche.
Ma questa, è un’altra storia.

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